venerdì 7 dicembre 2007

Storie sotto l'albero

Vieni a ascoltare una storia in libreria !!

mercoledì 5 dicembre 2007

Orecchio Acerbo informa - Novità del mese

Più Libri Più Liberi
6° Fiera della Piccola e Media Editoria
Roma Palazzo dei CongressiEur – 6/9 dicembre

Come ogni anno saremo presenti allo Stand G24. Veniteci a trovare, vi aspettiamo.

- Giovedì 6 dicembre ore 11.00 - Spazio incontriIncontro con il poeta Elio Pecora per presentare il suo ultimo libro L’albergo delle fiabe.

- Giovedì 6 dicembre ore 12.30 - Area Mostra Inaugurazione della mostra delle tavole di Lorenzo Mattotti, tratte da Il Mistero delle Antiche Creature.La mostra si terrà all’interno dello spazio “Il Giardino della Biodiversità” a cura della Fondazione Bioparco e delle Biblioteche di Roma.

- Giovedì 6 dicembre ore 14.00Sala AmetistaIncontro con gli editori finalisti del Premio Amelia Rosselli 2006 a cura delle Biblioteche di Roma. Per orecchio acerbo, finalista con Al solito posto di Pina Varriale, interverrà Fausta Orecchio, direttore editoriale della casa editrice.


- Venerdì 7 dicembre ore 17.30 - Spazio incontriIncontro con l’autore Jerry Kramsky per presentare il suo ultimo libro Il Mistero delle Antiche Creature, illustrato da Lorenzo Mattotti.


Notizie - Oggi alle ore 17.30 su Radio3, all’interno della trasmissione Fahrenheit nello spazio “Incontro con l’autore”, intervista di Marino Sinibaldi a Lorenzo Mattotti e Jerry Kramsky su Il mistero della Antiche Creature.

- L'altro Paolo, di Mandana Sadat ha vinto il prestigioso Premio Internazionale Espace Enfants du Village Suisse du Livre

martedì 27 novembre 2007

Il manifesto ' l'arte costa poco!! '

Ecco il testo originale del 'Cheap Art Manifesto'.
Autori lo storico Bread & Puppet Theater statunitense (da noi tradotto e trapiantato come 'Pupi e fresedde', ovvero 'pane e pupazzi').
Data di pubblicazione 1984.
Fonte

martedì 13 novembre 2007

Un testo sul lavoro di gruppo negli interventi sociali


Il gruppo e l'intervento sociale. Progettare, condurre, valutare
di Valeria Fabbri

Il lavoro sociale, come un insieme di attività volte alla promozione del benessere sociale, allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione della persona, presuppone una grande capacità di relazionarsi a situazioni complesse. La molteplicità e la variabilità dei bisogni sociali e la limitatezza delle risorse rendono infatti necessario definire nuove responsabilità nel ruolo degli operatori sia nel rispondere alle esigenze dell'utente, che nel creare un clima favorevole alla costruzione di “alleanze educative” necessarie a lavorare sinergicamente. Il lavoro di gruppo, quale modalità di intervento capace di creare connessioni e contesti collaborativi e di scambio, costituisce uno strumento operativo e una modalità organizzativa di eccellenza del lavoro in ambito sociale.
Tale modalità di intervento presuppone però l'acquisizione di specifiche skills relazionali, progettuali, organizzative e gestionali necessarie per sviluppare l'integrazione tra i vari ruoli, competenze e professionalità.

Scheda del libro

Fabbri, Valeria
Il gruppo e l'intervento sociale : progettare, condurre, valutare / Valeria Fabbri. - Roma : Carocci faber, 2006. - 155 p. ; 22 cm. - (Il servizio sociale. Corsi di laurea ; 101). - ISBN-7466-456-7. - Euro: 15,80

Altre letture:

Campanini, A. (a cura di), La valutazione nel servizio sociale: proposte e strumenti per la qualità dell'intervento professionale, Roma, Carocci Faber, 2006
Dominelli, L., Il servizio sociale:una professione che cambia, Gardolo, Erickson, 2005
Mariani, V., Il lavoro di gruppo nei servizi alla persona, Tirrenia, Edizioni del Cerro, 2006
Vernò, F., Lo sviluppo del welfare di comunità: dalle coordinate concettuali al gruppo di lavoro, Roma, Carocci Faber, 2007

Link:

European Plattform for Worldwide Social Work
http://www.eusw.unipr.it/
Servizio sociale su Internet
http://www.serviziosociale.com/

giovedì 8 novembre 2007

Libri in riva al lago di Garda

Il video del primo giorno dello stand di Libenter
alla IX Convention di CGM
Riva del Garda - 7 novembre 2007



Dimesioni video (.wmv 4.494 kb)

sabato 3 novembre 2007

lunedì 29 ottobre 2007

Libenter porta "Un libro sotto l’albero" alla Convention CGM


In occasione della IX Convention di CGM che si terrà a partire dal prossimo 7 novembre a Riva del Garda, Libenter sarà presente con il banco dei libri e propone a tutti i partecipanti la campagna "Un libro sotto l’albero".

Si tratta della possibilità di acquistare dei cofanetti di libri a prezzi fortemente scontati da poter regalare a soci, amministratori o interlocutori significativi.

Prevediamo anche la possibilità di abbinare un biglietto natalizio personalizzato.

>>> Scaricate il file (doc, 123 kb) contenente i vari pacchetti, con la possibilità di prenotarli fin d’ora.

giovedì 25 ottobre 2007

Il gioco delle balestre al Festival della Creatività


Piero Santoni davanti al gioco delle balestre

Piero è quello che ha fatto il gioco
http://www.ingegneriadelsollazzo.it/

NICCOLO' ED EMANUELE

sabato 6 ottobre 2007

Lo stand di Libenter alla fiera di Scandicci


Venerdì 12 ottobre i libri di libenter saranno alla fiera di Scandicci, che quest'anno ha come titolo “Children – Anche la città cresce” ed è dedicata ai bambini.

La fiera è partita oggi sabato 6 ottobre è proseguirà per nove giorni, fino a domenica 14. Proprio ai cittadini che stanno crescendo la fiera riserva quest’anno la rassegna di teatro ragazzi "La città in un libro... per le vie dei bambini" con 7 spettacoli e una mostra lettura di libri, oltre allo spazio del Villaggio dei bambini in piazza Matteotti.

Vai alla news sul sito del Comune (>>>)

mercoledì 4 luglio 2007

Hilde Lotz-Bauer (1907-1999) a Firenze

Una mostra online della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz.
95 foto provenienti dal patrimonio della Fototeca e dall'archivio Franz Schlechter (Heidelberg).

Dal 25.06.2007 al 25.09.2007


Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut
http://expo.khi.fi.it/


Hilde Lotz-Bauer, (Monaco 1907 - Monaco 1999) fotografa e storica dell'arte, trascorse un primo periodo in Italia dal 1935 al 1943.

Il Kunsthistorisches Institut in Florenz, grazie a donazioni e acquisti degli anni '70 e '80, possiede una parte del suo lascito risalente a quel periodo e comprendente circa 750 fotografie, delle quali viene presentata in una mostra online una selezione rappresentativa in occasione del centenario della nascita.

Hilde Lotz-Bauer conseguì il dottorato in storia dell'arte a Monaco nel 1931 presso Wilhelm Pinder. Nei due anni successivi si formò come fotografa alla Bayerische Staatslehranstalt für Lichtbildwesen, dove ebbe come insegnante lo storico dell'arte e fotografo teatrale Arthur Schlegel (1896-1976). Dopo aver terminato il corso di studi nel 1933, Hilde Lotz-Bauer divenne una delle prime fotografe di professione, in un periodo in cui la fotografia architettonica e industriale, la fotografia documentaria, il giornalismo e la cronaca fotografica rivestivano un ruolo di primo piano.

È evidente la vicinanza della Lotz-Bauer ad August Sander per la ritrattistica, ai fotografi d'arte Giovanni Negri ed Emilio Sommariva, ai famosi fotografi italiani Giacomo e Carlo Brogi, ai fratelli Alinari a Firenze nel campo della fotografia di viaggi e di documentazione, e infine, al neorealismo del suo contemporaneo Henri Cartier- Bresson. La mostra online si concentra sulle fotografie che Hilde Lotz-Bauer eseguì per il Kunsthistorisches Institut in Florenz su commissione di Friedrich Kriegbaum.

Le sue fotografie di dettagli delle opere di Michelangelo, Benvenuto Cellini o Giambologna costituiscono importanti esempi di fotografia documentaria eseguita al servizio della ricerca. La sua predilezione per insolite prospettive emerge anche dalle fotografie scattate dai tetti con la sua macchina fotografica professionale, che riproducono panorami e dettagli del centro storico fiorentino non ancora distrutto dai bombardamenti.

Le fotografie delle fontane e delle piazze romane, eseguite intorno al 1935, sono state messe gentilmente a disposizione per la mostra online da Franz Schlechter.

Fonte: [S-fotografie]

Vevi ovvero alla ricerca dei giochi perduti


Tempo fa in libreria, curiosando tra gli scaffali di libri per bambini, tutti ricchi di illustrazioni e coloratissime copertine, un libretto rosa ha catturato la mia attenzione… si intitola “Vevi e lo sciopero dei giocattoli”, dove Vevi è una bimbetta che ti guarda sgranando gli occhi con espressione perplessa….Leggo il nome dell’autrice e con meraviglia scopro che è una mia ex compagna di università… Silvia Serreli. La memoria va a sei-sette anni fa e alle buie aule in cui assistevamo alle lezioni di Storia dell’arte...Silvia era, ed è, una ragazza che non passa inosservata, apparentemente introversa, dalla battuta pungente, gli occhi grandi e penetranti, il viso pallido e sfilato, incorniciato da una cleopatresca chioma di lucenti capelli neri!
Dunque ci siamo rincontrate e con entusiasmo ha accettato di sottoporsi ad una breve intervista via mail per il nostro blog, che segue...


1) cara Silvia, da quando coltivi l'amore per l'illustrazione?
L’amore per il disegno, più in generale, è qualcosa che mi porto dietro fin dall’infanzia. Ho sempre avuto questa passione ed ho netto in testa il ricordo di quando, piccolissima, riempivo di scarabocchi alcuni blocchi che mi regalava mio babbo.

2)Vevi è la tua prima creazione?
No ce ne sono state anche altre. Diciamo che Vevi è la mia prima creazione ad essere diventata un libro.

Com'è nata?
È nata quando lavoravo al pre e post scuola elementare. Alcuni bambini si lamentavano del fatto che erano sempre pieni d’impegni e non avevano il tempo per giocare. Da qui è nata la storia dello sciopero dei giocattoli, che stufi di non essere più considerati, si chiudono nell’armadio.

Prima hai immaginato visivamente il personaggio e poi hai pensato il filo narrativo della storia?
Il personaggio di Vevi è nato tempo prima della storia. Per il compleanno di un mio amico volevo fare un biglietto diverso dal solito, non comprato, e allora l’ho disegnato io. Il personaggio che riprodussi è quello che poi ho utilizzato per la storia poiché mi piaceva e mi sembrava adatto.

Quanto è autobiografico? Molto. In verità tutto quello che fa Vevi è esattamente ciò che da piccola avrei voluto fare io: suonare il piano, cantare in un coro, o magari un corso d’inglese. Così ora strimpellerei la tastiera invece di suonarla con due dita, e spiccicherei due parole in inglese. Vabbè, almeno posso dire di avere giocato tanto.

E come invece ha preso campo l'idea del libro?
L’idea di fare un libro illustrato è il sogno di qualsiasi giovane che ambisca a diventare autore o illustratore di libri per ragazzi. Pertanto ogni volta che ho progettato e illustrato storie, le ho sempre pensate per un eventuale libro.

Puoi raccontarmi un po' delle fasi di progettazione e realizzazione?
Ho buttato giù il testo, e poi l’ho diviso in modo tale da avere un buon numero di tavole illustrate. Poi su un blocco ho fatto alcuni schizzi del personaggio e delle tavole, ma non tutte. Quando ho visto che la storia stava venendo fuori senza difficoltà ho cominciato ad impostare le tavole direttamente sul foglio di lavoro. Nel frattempo facevo alcune modifiche al testo per renderlo più piacevole e fluido possibile.

Il contatto con la casa editrice Coccole e Caccole?(pubblica anche opere di bambini, nell’idea che se davvero li lasciassimo esprimere e li ascoltassimo, il mondo cambierebbe; è bello il binomio “coccole”, forma di contatto fisico che ci apre affettivamente e ci da sicurezza e le “caccole”, termine infantile che ci riporta indietro nel tempo, quando i genitori ci vietavano di mettere le dita nel naso, in quanto gesto abominevole e rivoltante!)
Puramente casuale. Un mio amico vide un trafiletto sulla Nazione che parlava di questa casa editrice che pubblicava racconti scritti da bambini e illustrati da adulti. Ho mandato il materiale e una settimana dopo mi hanno contattata.

3)Raccontami un po' della tua formazione: ricordo che hai frequentato il liceo artistico, poi all'Università ti sei laureata in storia dell'arte... quali gli insegnamenti che hai tratto da queste esperienze (tecniche, umane (!), ecc.)?
Il liceo artistico è stato fondamentale per le tecniche, ma in realtà molto lo si impara sperimentando. Gessetti, acrilico, penne colorate, sono tutte tecniche che ho provato per conto mio. L’università invece, con tutta l’attribuzione che si faceva a storia dell’arte, mi è servita per allenare l’occhio all’osservazione attenta. Non solo di stili, ma anche delle fisionomie, dei tipi e caratteri delle persone.

4)Da piccola avevi un libro preferito?
Sarà banale ma è Pinocchio.

E adesso?
Adoro Harry Potter.

Un personaggio, un fumetto cui sei particolarmente attaccata?
Mi piacciono i cartoni animati anni Trenta, e moltissimo Betty Boop. Ma un mito assoluto per me resta la Pimpa.

5)Hai degli ILLUSTRATORI di libri per ragazzi preferiti? Modelli a cui ti ispiri?
Certamente: Emanuele Luzzati che ci ha lasciati di recente, Anna Laura Cantone e Maria Sole Macchia. Sono loro i miei preferiti e i modelli a cui ispirarmi.

lunedì 2 luglio 2007

La riparazione del nonno, Stefano Benni, Orecchio Acerbo, 2007


Appena finito di leggere e di sfogliare questo capolavoro di libro non si può fare a meno di pensare come la parole siano una semplificazione necessaria ma sostanzialmente ingrata. Le parole servono per definire le cose, i fatti, le persone, ma di certo lo fanno con estrema approssimazione. Se questo albo illustrato, perfetto in ogni suo particolare, intrinseco e materiale, rientra senza dubbio nella vasta specie di quegli oggetti che convenzionalmente chiamiamo libri, ecco che la domanda che inevitabilmente corre alla mente è: “Perché ci ostiniamo a chiamare sempre con la parola ‘libro’ anche quell’altro oggetto a forma di parallelepipedo, con tanti fogli rilegati, un prezzo sul dietro e davanti la faccia di un famoso calciatore della Juventus ?”. Il fatto che entrambi siano reperibili in libreria e che tutti e due magari compaiono nelle classifiche di vendita non dovrebbe autorizzarci a chiamarli con lo stesso nome, ma … tant’è.

La storia tratta della riparazione di un nonno, abile narratore da camino, che viene “guastato” nei suoi circuiti narrativi dal cadere di un fulmine giù per la cappa. Il racconto è tratto da una delle più divertenti raccolte di racconti di Benni, Bar sport Duemila, edito da Feltrinelli ormai diversi anni orsono. Ma il ripescaggio in questione, ed il passaggio al genere dell’albo esalta una storia già di per sé memorabile, con le illustrazioni di Spider che sottolineano, amplificano, ricreano, esasperano i dettagli e i passaggi cruciali della narrazione.

Nelle parole della giuria del Premio Andersen 2007 - che ha assegnato al volume il suo premio speciale ed il super premio come miglior libro dell’anno - si riconosce “la misura colta e intrigante delle sagaci e forti illustrazioni”. Certe tavole sortiscono l’effetto da alcuni scrittori considerato il risultato supremo che una storia può produrre in un lettore: ci fanno letteralmente lacrimare dalle risate. Come, ad esempio, quando per riparare/guarire il nonno guastato i familiari lo mettono per una nottata nel porcile con i maiali. La mattina dopo il nonno non è guarito, ma in compenso le bestie hanno tutte cominciato a fumare la pipa ! Ed il disegno di tutte quelle facce di porco con in bocca la pipa fumante ha veramente qualcosa di portentoso, la comicità fatta illustrazione.

Anche la giuria di Liber ha voluto inserire La riparazione del nonno nella rosa dei cinque migliori libri del 2006. Tutto questo successo non appare certo immeritato, per una storia scritta da Benni nel suo stile più ironico e leggero, senza che vi siano tracce dell'acidità corrosiva e della visione critica del progresso tecnologico, che invece permeano molti dei più recenti romanzi dell'autore. Il parallelo fra il nonno che racconta ed il televisore che trasmette, viene fino da subito impostato come la nota dominante del racconto, come spunto di più di una scena o come chiave di lettura di tante immagini e trovate linguistiche ed espressive, esplosive della più viva comicità. Il tono è quello memoriale, il narratore ricorda quando da ragazzo viveva in campagna e il nonno la sera, tornato dai campi, si metteva davanti al fuoco del camino e raccontava le sue storie.

Tutto il racconto in effetti è la tessitura di “un implicito omaggio all'arte e alla sapienza del narrare” (sempre nelle motivazioni del premio Andersen), ma il punto culminante di questo omaggio, il momento veramente commovente (vi possso giurare che la prima volta – e anche la seconda – che ho letto quel passaggio mi sono letteralmente messo a lacrimare) è il finale, quando, dopo il precipitare sul nonno di un secondo fulmine, catartico, guaritore e di origine quasi divina, finalmente il nonno riparato ricomincia a raccontare. E il suo racconto senza interruzione, serratissimo e ricco di dettagli e particolari realistici, è quello di una vicenda di guerra partigiana.
Potente è l'accostamento fra il piano basso e ironico del racconto e quello alto dell'argomento raccontato, il cozzare fra l'omaggio all'arte del narrare e la comicità della situazione, fra la volontà di esaltare la memoria partigiana e la capacità di farlo calandosi in una situazione ai limiti dell'assurdo.

E mentre lacrimi di risate e commozioe sei lì, che ad alta voce stai leggendo a tua figlia - nata nell'ultimo anno dello stesso secolo - la descrizione di un appostamento di partigiani al passaggio di una pattuglia tedesca, ecco che tu sai che lei adesso non può sapere di cosa si tratta, non può avere consapevolezza storica del significato di quel passaggio, ma vede tu che te la ridi e anche lei ascolta partecipe.
E allora vengono alla mente le parole di Italo Calvino, quando dicendo della sua generazione e dell'esperienza della lotta partigiana, si riferisce a Una questione privata di Fenoglio, e dice che quella generazione ha avuto un consapevolezza piena e vera del significato di quell'esperienza solamente quando Fenoglio l'ha saputa traformare un una narrazione, in un racconto.

Ben vengano albi per ragazzi di questa portata, ben vengano storie che facendoci sorridere ci parlano di quanto sia importante il calore che viene dalla voce di chi racconta, anche se questo era soltanto un vecchio nonno contadino che ha fatto il partigiano e di cui vogliamo tramandare il ricordo e la memoria.

Il sito dello studio grafico e dell'editore Orecchio Acerbo:
http://www.orecchioacerbo.com

martedì 12 giugno 2007

In libro veritas...tra letteratura e illuminazioni etiliche

Lo scorso venerdì, dopo un aperitivo in piazza santo Spirito con la mia amica Valentina, siamo andate a curiosare nella Citè LibreriaCafé, un locale inaugurato lo scorso mercoledì in Borgo San Frediano. Si tratta di una libreria-cafetteria, un ambiente accogliente e familiare in cui, comodamente distesa su una informe poltrona galleggiante – prende la forma del corpo che la occupa!-, puoi sfogliare libri d’arte, saggi di filosofia e politica, fumetti,ecc… mentre Valentina sorseggiava il suo caffè e io sbirciavo tra gli scaffali, gli Elegant Gipsy Trio, un giovane gruppo musicale, si esibiva col proprio repertorio di latin jazz e flamenco… che bellezza!Finalmente uno spazio culturale per Firenze, dove sfogliare libri, bere in compagnia e ascoltare musica dal vivo. Ecco che di nuovo una piccola libreria accoglie la sfida, come la compianta libreria Cima, seguita dalla Edison, di creare un’attività commerciale che promuova eventi culturali e di socializzazione. Spero proprio che La Citè riesca in questo suo ambizioso progetto di risvegliare una città intorpidita da un secolare sonno!

Guardando tra i suoi scaffali ho trovato sia i grandi classici della narrativa sia libri spesso introvabili, di edizioni indipendenti e di giovani esordienti, testi sensibili alle culture underground, ai movimenti globali… alla fine, come al mio solito, non ho resistito ad andarmene senza portare via con me un pezzo della libreria… no, non ho trafugato nessun inutile posacenere – inutile perché non fumo!- mi sono accontentata di un libretto di aforismi di Andy Wharol, regolarmente pagato alla cassa, che regalerò ad un amico critico d’arte!

In un depliant leggo che questo spazio-caffè si ispira ai principi del progetto Terra e Libertà/Critical Wine, che mira ad accorciare la distanza fra consumatore e produttore organizzando degustazioni di vini, oli e formaggi con l’aiuto degli stessi produttori.

Tutto ciò mi gratifica e mi fa star bene… da qualche parte bisogna pur cominciare in questo mondo sempre più insensato, scollato dalle esigenze del pianeta, e qui mi fermo… ad ogni modo questi giovani gestori hanno cominciato bene!

Ribaltando il famoso aforisma del grande Fellini per il quale “se vivi nel tuo tempo, certi libri li respiri nell'aria”, io direi che se respiri e tocchi, magari leggi (!), più libri e cerchi occasioni di confronto e discussione sulle tue letture, allora veramente ti approprierai di più del tuo tempo!


Citè LibreriaCafé
in Borgo San Frediano 20 rosso,
tel: +39 055 210387
info@lacitelibreria.info


PROGRAMMA FINO AL 15 GIUGNO

12 giugno: ore 19.00 Inaugurazione LibreTango: serata settimanale di tango argentino con musica dal vivo ....ballettango strettistretti fra note e parole....

13 giugno: ore 21.30 Performance teatrale 'Appunti di rabbia' di Daniel Dwerryhouse. 'Per liberarsi da questa ristagnante palude mentale, bisogna imparare ad arrabbiarsi in un modo gentile e i bei versi fanno proprio questo, migliorano l’uomo: De Andrè, Bukowski, Prevert, Trilussa e testi originali sono le parole di questo spettacolo che va dalla comicità più sfrenata ai reali toni del dramma'

14 giugno: ore 19.30 Dj Set Madame Wish (total wipes-minus habent): funky e minimal house

15 giugno: ore 17.30/23.00 GUSTO NUDO 2007: Fiera dei vignaioli indipendenti con degustazioni ed assaggi dei vini e dei prodotti esposti. Dall'aperitivo in poi 'Cappotto e Cammello, musica di un certo livello': Roberto Uggiosi e Leo Boni in concerto: blues, swing manouche

sabato 9 giugno 2007

Filastrocche cantate e colorate per i primi passi da lettori


Filastrocche brevi, divertenti, musicali che toccano i temi legati alla primissima infanzia: il corpo, la pappa, i primi distacchi (il nido), le dita nel naso, la pipì delle bambine e dei bambini, le piccole ferite e naturalmente la nanna. Da leggere a voce alta per aiutare il bambino (e i genitori) ai primi "distacchi". Pagine coloratissime, per attirare l'attenzione dei piccoli che naturalmente ancora non sanno leggere!

Un nido di filastocche, di Janna Carioli, illustrazione a colori di Rachele Lo Piano, ISBN 978-88-7609-046-2, Sinnos, pp. 48, CD delle filastrocche cantate, prezzo di copertina 9,50 euro.

Un video per presentare un libro ... ?
Booktrailer !!!

Il booktrailer di Una rapina da 4 soldi, Fabian Negrin, Orecchio acerbo, 2007.



L'unica certezza è che "c'è una sola cosa la mondo si può fare senza bisogno di soldi: FARE UNA RAPINA !!".
A noi invece viene un dubbio ... Che fine hanno hanno fatto le vecchie monete europee ?

mercoledì 30 maggio 2007

Ecco i vincitori del premio Andersen 2007

Il miglior scrittore è stato giudicato Bruno Tognolini.

Sabato 19 maggio si è svolta premiazione del Premio Andersen - Il Mondo dell'Infanzia, il principale riconoscimento italiano ai libri per ragazzi, arrivato alla XXVI edizione.
“Due scimmie in cucina” (Topipittori) di Giovanna Zoboli e Guido Scarabottolo ha vinto come miglior libro 0-6 anni, “Il gatto Venerdì” (Beisler) di Jutta Richter – ill. di Rotraut Susanne ha vinto come miglio libro 6-9 anni.
Invece “Tobia” (San Paolo Edizioni) di Timothée de Fombelle – ill. di François come miglior libro 9-12 anni. “La tigre in vetrina” (Salani) di Alki Zei come miglior libro oltre i 12 anni. “In viaggio con Darwin” di Luca Novelli (Fabbri Editori) è stato premiato come miglior libro di divulgazione.
365 pinguini” di Jean-Luc Fromental - ill. di Joëlle Jolivet (Il Castoro Bambini) ha vinto come miglior albo illustrato.

Il miglior libro mai premiato è stato proclamato “Il piccolo re dei fiori” di Kveta Pacovska Nord-Sud Edizioni. “I promessi sposi” (Piemme) nei disegni di Federico Maggioni di Alessandro Manzoni illustrato da Federico Maggioni è stato premiato in qualità di miglior libro fatto ad arte.

Un libro eccezionale, “La riparazione del nonno” (Orecchio Acerbo) di Stefano Benni – illustrato da Spider, ha ricevuto il premio speciale della Giuria, mentre gli albi illustrati di Gianni Rodari(Emme Edizioni) hanno vinto nella sezione miglior collana di narrativa. “L’uomo e le sue costruzioni” sette opere (Nuove Edizioni Romane) di David Macaulay come miglior collana di divulgazione, mentre a Sinnos è andato il premio al progetto editoriale e culturale. AntonGionata Ferrari ha vinto come miglior illustratore.

mercoledì 9 maggio 2007

"Actarus, la vera storia di un robot" di Claudio Morici

Morici consacra il suo ritorno - dopo il già promettente Matti Slegati, Stampa Alternativa - con questo nuovo romanzo: Actarus, la vera storia di un robot. Ma non lasciamoci ingannare dal titolo, è un romanzo a tutti gli effetti in cui la vena ironica dell’autore, già presente nel suo precedente romanzo, decolla e si libera del tutto.
Edito da Meridianozero, questo nuovo libro, ci porta indietro ed avanti nel tempo. Indietro, per i ricordi legati al cartone animato. Avanti, per aver portato Actarus in una sorta di truemanshow, attraverso la metaletteratura, nella dimensione dei giorni nostri. Ma Actarus, la vera storia di un robot per quanto ironico è anche una denuncia al mondo che ci circonda, ai rapporti sempre più telematici, alle verità che ci nascondiamo, agli amori via chat, all’e-mail che sostituisce sempre più il telefono, agli acquisti veloci formato ikea. Morici usa neologismi al contrario come ‘orologiofonino‘, parodia dei sempre più accessoriati cellulari, ‘Peroni‘ che sembra sostituire il ‘mi faccio una pera’ con un ‘mi faccio una peroni’… E la Peroni ce la portiamo dietro per tutto il romanzo, ossessione di Actarus, senza di lei sembra incapace di vivere. Una Peroni da bere davanti alla tv, una scorta di Peroni da mettere in fresco nel bauletto della moto, una Peroni da nascondere dalle accuse, con cui si ‘rifornisce’ tramite un cannuccia nascosta nella sua super tuta, Peroni Peroni Peroni .
E Actarus no, lui non si fa prendere dalle mode. Lui, il super eroe. Un Actarus antagonista che non si piega ai multimedia, ma che prende per buono quel che gli viene detto, accetta il suo ruolo e se i dubbi ci sono… una Peroni se li può sempre portare via!Actarus, senza una propria vita sociale, eccetto che i colleghi dell’Istituto, non esce con nessuno.
La sua compagna di vita sembra essere solo l’eterna e infallibile Peroni … almeno fino a quando non arriva Roberta, la pacifista bella e un po’ anoressica che vende infusi di camomilla.
“Arriva Roberta, vestita esattamente come l’altra volta, anoressica, bellissima. Si avvicina come un piccolo meteorite al rallentatore che diventa sempre più grande, reale. […] Penso sempre ai missili, ai meteoriti, ai robot, al lavoro, basta lavoro, basta lavoro! […] Da quant’è che non esco con una ragazza? Da sempre? Se Venusia non vale, allora da sempre.”
Oltre 200 pagine che volano via insieme al nostro eroe che galleggia, che sogna Fleed, (una sorta del nostro paradiso?), pianeta usato come metro di riferimento per dire che c’è sempre un posto migliore, dove tutto è più semplice, dove la gente non è complicata e vive bene. Uno stile di scrittura fluido e divertente. Un romanzo dall’ironia comunque spessa e concisa che non scade mai.Lo consiglio, ovviamente!

EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE
Claudio Morici (Roma, 1972), romanziere e net artist italiano.
Laureato in Psicologia Clinica con una tesi intitolata “Fenomenologia esperenziale del sognare lucido” (pubblicata in “Sogni Lucidi”, a cura di Fabrizio Speziale, Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 1999), ha lavorato per due anni in diverse comunità terapeutiche, prima di cambiare lavoro. È stato direttore dei contenuti del sito d’arte indipendente www.gordo.it. Ha esordito con il romanzo “Matti slegati” nel 2003.
Claudio Morici, “Actarus”, Meridiano Zero, 2007.

Morici in Lankelot:
Matti slegati” (a cura di G. Franchi, con intervento di Claudio Morici)
Derrumbe – Il fungo ha mangiato me” (a cura di G. Franchi, con intervento di Claudio Morici)
Teoria e tecnica dell’artista di merda” (a cura di G. Franchi)
"Actarus - Intervista a Claudio Morici" (a cura di G. Franchi)
"Actarus - La vera storia di un pilota di robot" (a cura di: G. Franchi)
"Actarus - La vera storia di un pilota di robot" (a cura di P. Pappatà)
"Actarus - La vera storia di un pilota di robot" (a cura di F. Magi)

Approfondimento in rete:
sito ufficiale del romanzo / intervista all’autore (Supereva) / intervista all’autore (Succoacido. it) / intervista di Armando Adolgiso / intervista all’autore (Lettera.com) / Galileo / Alice.

Lisa Massei - Mielenero. 09/05/07.

"Silvia Dorme" di Giuseppe Mauro

La prefazione della Mazzuccato parla dello stile musicale di questo romanzo, ed effettivamente la musica si sente fra le parole, la costruzione delle frasi e la punteggiatura che scandiscono il ritmo. Devo dire che la prima parte ha fatto un pò fatica ad entrarmi, forse perchè necessitava di un editing più approfondito, forse perchè Silvia Dorme è un libro in movimento che andrebbe letto in pochi sospiri ma, essendo anche la mia di vita in movimento, ho dovuto dilazionarlo in qualche giorno e può essere che questo mi abbia fatto perdere qualche nota.
A parte questo, mi ha colpito la costruzione della narrazione che si divide fra un presente di adesso, con una Silvia che dorme in macchina durante un tragitto che può durare anche pochi minuti, ma che tiene le redini stringendo la narrazione di tutto il resto, Pamela-Laura e tutto quel che è stato.
Mauro abolisce la classica costruzione del romanzo e decide di parlare del 'prima' e del 'dopo' in estemporanea, quasi come l'essere qui, adesso, accanto ad una Silvia che dorme, sia solo un flash-back di ciò che è stato. Una Pamela altrove e una Laura che piomba nella vita di un Mario che non sa cosa significa diventare padre. Un pò come se vivere nel presente non fosse che un semplice traslarsi dal passato e nel passato ogni tanto tornare, essere qui e non esserci ancora del tutto. Un Mario tormentato. Che non trova lavoro. Che vuole andare oltre la solita costruzione sociale di coppia. Ma anche un Mario che lascia che le cose vadano da sè, che alla fine fa un pò fatica ad opporsi o non si oppone affatto. L'autore sembra abolire ogni realtà sociale precostituita, creando una Pamela come madre snaturata e un Mario fragile a tratti 'femminile' (termine che si rifà a stereotipi sociali) che ha punti saldi nel cuore. E non giudica le scelte. Non spara a zero scandendo in inutile rancore. Una sofferenza a tratti positiva, oserei quasi dire...Per me 'Silvia Dorme' è una buona opera narrativa su cui poter puntare, magari con una edizione riesaminata e un editing più accurato, ma che resta comunque una prova di stile ed emozioni che non scorrono nè lisce nè indifferenti.
Ed. Il Foglio - Euro 10,00

sabato 28 aprile 2007

Libenter alla fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna

Siamo andati anche noi alla grande, alla grandiosa fiera di Bologna (per la precisione la fiera internazionale, “Bologna Children's Book Fair”). E c’è da dire che, comunque la si intenda, non se ne poteva certo fare a meno !
Per chi fosse interessato ai numeri, alle dimensioni, ai dati di dettaglio (visitatori, espositori, eventi, ecc…), diciamo sbrigativamente che tutto, o quasi, sarà certo rintracciabile a partire dal sito della manifestazione. Qui basti dire che per chi, come il sottoscritto, si recava alla manifestazione per la prima volta, l’impressione dal punto di vista “quantitativo” è stata ampiamente al di sopra delle aspettative: tanti editori, tanti paesi, tanti, tantissimi libri, diversi, anche MOLTO diversi fra loro. E poi una miriade, disseminata fra stand e stand, di altri espositori di oggettistica editoriale o para editoriale di contorno: balocchini, figurine, bamboline, cose piccole di plastica dalla forma che vagamente ricorda quella di un libro; e poi ancora c’erano il gioco dell’oca con le sagomine cartonate dell’ultimo cavalluccio del cartone televisivo, oppure il libro che cammina, il libro che parla, che canta, che ti insegue: insomma gadgettstica spazzatura, che però può dare un aiutino alle vendite della libreria, oppure roba stampata che si spaccia bene in edicola, quando le mamme hanno fretta e i bambini vogliono quello lì, proprio quello lì !! … l’ultimo numero della rivista delle accessoriatissime Winx, per la precisione <<Winx Club Magazine>>.

Ma, scherzi a parte, a Bologna c’erano pure i libri, quelli veri. Quelle cose che si prendono, si butta un occhio alla copertina, si scorre il titolo, si aprono, si guardano le illustrazioni e poi … si leggono. E ce ne erano davvero tanti, di libri belli, nuovi, originali, ben fatti, classici, colorati, provocatori …. di libri che vorremo far leggere ai nostri bambini e ragazzi. Tanti poi erano quei libri che (diciamoci la verità !) siamo noi adulti ci vorremmo leggere; libri per ragazzi che vanno bene anche SOLO per gli adulti. Fra gli stand ogni tanto affioravano dai nostri più nascosti desideri regressivi dei volumi, che quanto sarebbe stato bello comprare lì sul momento (ma questo – ahimè, terribile supplizio – ci era vietato), per metterli sul comodino accanto al letto; oggetti da sfogliare, con delle illustrazioni meravigliose, delle vere e proprie opere d’arte.

E la delegazione di Libenter si è aggirata con metodo e pazienza fra tutti i più importanti stand della sezione italiana. Piroettando con grazia, leggerezza e disinvoltura dallo stand faraonico della Giunti al piccolo box 3 metri per 5 della quasi sconosciuta Campanila edizioni di Pisa. Il fine che ci guidava era semplice a dirsi: cercare i libri migliori da proporre al nostro pubblico, alla nostra clientela. Certo: i libri migliori, secondo noi, ma questo è quasi offensivo per la vostra intelligenza starlo a ricordare.

Ora è difficile fare ordine, scrivendo quasi a caldo, appena tornato a casa e con ancora impresso sul fondo della retina un caleidoscopio di copertine, di formati, autori, illustrazioni. Tutte opere una più affascinante dell’altra. Allora provo a pescare dalla memoria titoli, collane, facendo citazioni magari imperfette, alla rinfusa: Coccole e caccole, Riciclaudio e lo scolapasta scomparso; Feltrinelli Kids, Manuale di piccolo circo; Campanila, Ciuffettino; Sinnos, collana di libri bilingui I mappamondi; Corraini, tutto, tutto, TUTTO quello che c’è di Bruno Munari; Associazione Hamelin, la rivista; Beisler, Camillo ha un segreto; Edizioni e/o, L’anatra, la morte e il tulipano; La coccinella, Am, pappa buona !; Editoriale Scienza, la collana Lampi di genio; Carthusia, L’eclissi, ovvero una giornata da non prendere alla lettera … e tanti altri ancora.

Aspettate con fiducia una delle prossime news; dico per avere un resoconto più dettagliato e la traduzione dello stesso in priorità di acquisto e quindi in riassortimento del punto vendita… insomma per sapere quali nuovi libri potrete trovare in libreria, anche se, come sempre, ogni ordine di acquisto è benvenuto.

Emanuele Dattoli

venerdì 27 aprile 2007

Ecco il primo post del news blog di Libenter

Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura ... Abbiamo pensato un news blog che possa correre in parallelo al sito del progetto Libenter, e dove siano pubblicati anche piccoli articoli su notizie o eventi dal mondo che ruota intorno al libro, alla lettura, alla scrittura. Con segnalazioni, commenti, reportage in minatura; ma con un'attenzione particolare a tutto quello che interessa l'infanzia e l'adolescenza ... e questo è, appunto, il primo dei pezzi che ci siamo provati a mettere in linea.